BES - Bisogni educativi speciali

 

Cosa sono i BES? Con la sigla BES facciamo riferimento ai Bisogni Educativi Speciali e, in modo particolare, a tutti quegli alunni che presentano delle difficoltà che richiedono interventi individualizzati.

Il termine “speciale”, soprattutto quando si parla di disabilità, potrebbe far pensare a qualcosa di diverso dal solito, che “devia” dalla norma, che si allontana dalla così detta “normalità”, e per questo motivo riconducibile a qualcosa di negativo, che ha bisogno di sostegno, a qualcosa che non pare essere perfetto e che presenta sempre qualche aspetto deficitario.

Considerando il rovescio della medaglia, potremmo, però, reputare “speciale” tutto ciò che ha bisogno di competenze e risorse migliori, più efficaci, speciali appunto. Continuando il ragionamento in questa direzione e rifacendoci alle parole di Dario Ianes, i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di accettazione ecc.) si “arricchiscono” nella persona disabile, o comunque con difficoltà di apprendimento, di qualcosa di particolare, di speciale.

Avere Bisogni Educativi Speciali non significa obbligatoriamente avere una diagnosi medica e/o psicologica, ma, come si accennava sopra, essere in una situazione di difficoltà e ricorrere ad un intervento mirato, personalizzato.

Rispetto alla diagnosi di una malattia la valutazione dei “Bisogni Educativi Speciali” non è discriminante per almeno tre motivi: in primo luogo fa riferimento ad un panorama di bisogni molto ampio, in secondo luogo non si riferisce solo a cause specifiche e infine indica che il bisogno o i bisogni non sono stabili nel tempo, ma possono venire meno o essere superati.

Questo concetto è qualcosa che riguarda ciascuno di noi perché chiunque potrebbe incontrare nella propria vita situazioni che gli creano Bisogni Educativi Speciali: è per questo motivo che è doveroso rispondere in modo serio e adeguato a questo problema.

In questa pagina puoi scaricare i documenti inviati alle Scuole dal MIUR sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali

B.E.S. Bisogni Educativi Speciali/Direttiva M.le del 27.12.2012 

La Direttiva ridefinisce il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato essenzialmente sulla certificazione delle disabilità, per estendere il campo di intervento della scuola e delle famiglie all’area dei B.E.S., che comprende: a) svantaggio sociale e culturaleb) disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specificic) difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana ( stranieri)

Il 22 novembre 2013, il MIUR ha emanato una Nota ulteriore Sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali.   Ribadisce la centralità del Consiglio di classe nel decidere chi ha diritto ad un PDP, anche in presenza di certificazioni!

A tal proposito segnaliamo questo nuovo video, in cui Dario Ianes  fa una riflessione Interessante sulla Nota MIUR 22-11-2013 in particolare e sui BES in generale, sottolineando come al Consiglio di Classe, venga riconosciuto un ruolo professionale nuovo e centrale.

BES.  Includere gli alunni con l’Apprendimento Cooperativo

In questo breve video, Anna La Prova propone un esempio pratico di attività cooperativa per includere un alunno con DSA  e due con BES.

Anna La Prova: “Valutare gli alunni con Bes”

Una  guida Gratuita di Anna La Prova su come Valutare gli alunni con BES.

Allegati

Direttiva-BES-27-12-12

Circolare-Ministeriale-n.-8-del-6-Marzo-2013

prot2563_22-11-2013

ValutareBESGuidaGratuita.pdf

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